Perché Sportmadness ha scelto il franchising come modello di crescita globale?
Quando abbiamo avviato Sportmadness non avevamo idea di come gestire un'azienda.
Proprio così. Nessun idea.
Ma abbiamo chiarito alcune cose:
- Il settore dello sport amatoriale deve essere professionalizzato.
- Volevamo costruire un'azienda globale.
A poco a poco, il tempo è passato e quello che era iniziato come un percorso di apprendimento ha preso forma fino a diventare quello che è oggi e, soprattutto, quello che deve ancora venire. Lungo il percorso sono state apprese migliaia di lezioni, ma se ci fermiamo a riflettere arriviamo alla conclusione che le cose che ci erano chiare nel 2012 lo sono ancora oggi.
Torniamo al passato. Lavoravamo nel settore dello sport amatoriale cercando di applicare le lezioni apprese da altre aziende e settori per ottenere una migliore esperienza per i clienti e gli utenti e abbiamo visto che stavamo raggiungendo i nostri obiettivi. Le persone erano felici. I clienti erano soddisfatti. E da tutte le informazioni che siamo riusciti a raccogliere, abbiamo visto che la stessa cosa sta accadendo quasi ovunque nel mondo, ovvero la necessità di clienti e utenti di servizi sportivi meglio gestiti.
È possibile fare il franchising di una società di gestione sportiva?
Abbiamo iniziato a pensare a come poter crescere oltre la zona nord-ovest di Madrid e fare il salto in altre regioni della Spagna e, perché no, in tutto il mondo. Abbiamo analizzato decine di modelli e siamo arrivati al franchising. La prima domanda che ci siamo posti è stata: è possibile fare il franchising di una società di gestione sportiva? Google non ci ha dato la risposta attesa, quindi ci siamo messi al lavoro. Prove ed errori, prove ed errori, prove ed errori, finché non ci è venuta un'idea su come sviluppare il primo franchising di gestione sportiva.
Dal primo momento ci siamo innamorati di questo mondo. Ci siamo resi conto che era un modo fattibile di crescere, che ci avrebbe permesso di incontrare imprenditori come noi in altre parti del mondo e che aveva anche senso dal punto di vista finanziario, in quanto il franchising genera economie di scala che consentono agli affiliati di essere più competitivi a livello locale e di evolvere costantemente la loro attività, il che si traduce nella capacità di generare maggiori entrate con costi inferiori e quindi maggiore redditività.
La verità è che tutto, con il senno di poi, sembra più facile, ma nelle prime fasi, ovviamente, avevamo molti dubbi e preoccupazioni. Ma fortunatamente siamo andati avanti.
Nessuno aveva creato un modello del genere
È stato già alla fine del 2016 quando abbiamo iniziato a preparare il nostro modello per essere franchising. Non avevamo uno specchio per guardarci. Nessuno aveva creato un modello del genere. Tradizionalmente, i franchising riguardano settori come gli alberghi, i negozi o le palestre, ma ci sono meno esempi, almeno non noti, di franchising di servizi. A questo si aggiungeva la complessità di creare un modello con decine di servizi diversi in due linee di business molto profonde (eventi e accademie sportive) e che richiedeva un alto grado di adattamento locale. Chi ha detto paura?
Abbiamo cercato di ispirarci ai migliori, di imparare da loro e di configurare un modello che permettesse ai nostri affiliati di avere un modello di business di successo con il minor rischio possibile.
Da allora non abbiamo mai smesso di pensare a come continuare a migliorare il nostro modello di franchising, a come aiutare maggiormente i nostri imprenditori e a come offrire i migliori servizi sportivi ai clienti e agli utenti finali. È una corsa infinita su lunga distanza che siamo lieti di poter percorrere insieme a decine di imprenditori.
Il modello del franchising ci ha dato l'opportunità di raggiungere più di 10 Paesi in meno di 5 anni e siamo convinti che presto saremo presenti in molti altri, imparando a livello globale ed eseguendo a livello locale insieme alla fantastica comunità di imprenditori che compongono Sportmadness.
Il viaggio è appena iniziato.
